BIOGRAFIA DANNY SADA
"... Esponente labronico, da sempre pervaso da un entusiasmo schivo nel narrare, con canali artistico-espressivi diversi, il proprio rapporto con il luogo d'origine, ha ad oggi prodotto materiale letterario, musicale e fotografico dai contenuti intensi ed a tratti sarcastici.
Un poeta ed un musicante dell'anima, per questo … senza età!
Una voce potente e dolce capace di suscitare atmosfere estatiche. Nega umilmente ciò che “la cassetta” impone. Mai per solo denaro." (da BAFRA del 29.08.2007)
"Qualche tempo fa, nella mia prima giovinezza, iniziai a cantare sulla spiaggia tra amici e, dato che mi veniva bene, il canto cominciò ad essere una piacevole consuetudine; in quel periodo non mancarono soddisfazioni specialmente quando cominciai ad andare a lezione dal maestro Corsi che a Livorno forgiava talenti tra cui, proprio in quegli anni, la grande Nada.
Poi le vicende della vita mi hanno portato a fare altre scelte : nessun rimpianto.
Da qualche anno ho ripreso a dare spazio a una delle passioni giovanili che sono sempre state lì - accese sotto la cenere - pronte a esplodere : passioni che a volte hanno un nome - nel mio caso si chiamano appunto Danny Sada.
La molla è scattata qualche tempo fa ad una cena di “120 Calettani” che si ritrovavano dopo qualche decennio: a fine cena vecchi amici mi hanno chiesto di cantare qualcosa come ai bei tempi : ho cantato l'unica canzone di cui lì per lì ricordavo tutte le parole "Una carezza in un pugno" - ho provato una emozione saltata fuori insieme ai tappi di spumante - dopo 3 o 4 giorni ho cominciato le lezioni di canto, di teoria musicale , di piano ed avevo già l' attrezzatura minima necessaria per cantare.
Dopo qualche anno di un impegno " incredibile " i primi risultati e le prime esibizioni : in una di queste esibizioni l'incontro determinante con Roberto Franceschi - una sintonia perfetta di passioni vere e disinteressate - e questo incontro mi ha portato gradualmente a fare una vera e propria scelta di vita ." (da Intervista a Danny Sada del 14.11.2011 da parte di Max De Palma - maggiori dettagli in News)
"Me stesso, ch'ero un altro"
E mi ritrovo a scriver quel ch'è scritto,
di quel che il fato vuole per diritto.
Nel mezzo di un cammino antico e novo,
all'imbrunire, appena in Castelnovo,
l'esil passo m'addusse a sommi artisti
raffigurati in quadri come affreschi
degni d'un cerchio da Professionisti.
Su tutti un nome: Scuderia Franceschi.
Chiesi : " Maestro, perchè mi trovo qui? "
Lui di rimando: " altro non è che un lume
che mai si spense; ma solo si sopì.
Tu vai così ... come al suo mare un fiume. "
La luce folgorante di una stella,
fatta parola, disse: " vai ... è quella ! "
Lì, ritrovai con piglio la mia strada,
me stesso, ch'ero un altro, Danny Sada.
Lì trovai te ... un altro sognatore:
per te viandante ...
una frase d'amore ...